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Differenze tra RSA, Casa di Riposo, Casa di Cura

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Esistono diversi livelli di assistenza e diversi tipi strutture medico-sanitarie e residenziale per anziani autosufficienti, non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Vediamo in questo articolo le differenze principali tra una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), una Casa di Cura e una Casa di Riposo.

Residenza Sanitaria Assistenziale

La RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) è una struttura sanitaria non ospedaliera. Si occupa di offrire assistenza a persone non autosufficienti che necessitano assistenza sanitaria avanzata e cure mediche specialistiche.

Una RSA garantisce le cure, l’assistenza medica, infermieristica e riabilitativa. Vengono svolte anche attività ricreative e sociali, vengono forniti i pasti, l’igiene di base e tutto ciò che è necessario alle persone degenti non autosufficienti.

Casa di Cura

La Casa di Cura è anch’essa una struttura sanitaria residenziale, rivolta a persone anziane che siano almeno parzialmente autosufficienti e affetti da patologie acute o gravi che necessitino l’assistenza di personale sanitario specializzato.

Anche qui abbiamo a disposizione attività ricreative e sociali. La Casa di Cura ospita personale medico-sanitario ma non è coperta 24 ore su 24 come la RSA. Si posiziona esattamente a metà tra la RSA e la Casa di Riposo. La Casa di Cura permette a persone affetta da patologie acute di essere assistite e di convivere e socializzare con altre persone, stimola lo svolgimento di attività quotidiane, l’intrattenimento e la socialità. Per le persone anziane che devono vivere da sole può essere una valita alternativa al proprio domicilio.

All’interno della Casa di Cura è presente personale medico sanitario e socio-sanitario specializzato, ma non c’è la copertura di un medico 24 ore su 24 come in RSA e non ci sono gli stessi requisiti di personale medico.

Differenza tra RSA e Casa di Cura

La differenza principale tra una RSA e una Casa di Cura sta nel fatto che all’interno di una RSA è sempre presente un medico 24 ore su 24, un infermiere ogni 5 assistiti e un terapista ogni 40 assistiti.

Differenza tra Casa di Riposo e RSA

Principalmente una Casa di Riposo è adibita ad ospitare anziani autosufficienti, la RSA anziani non autosufficienti. Come anticipato sopra, all’interno di una RSA è sempre presente un medico H24 e degli infermieri.

Casa di Riposo

La Casa di Riposo è una struttura residenziale adatta ad anziani autosufficienti. È il posto adatto per chi vuole stare in compagnia, frequentare coetanei, svolgere attività sociali e ricreative. Ogni ospite ha una propria stanza con tutti i servizi necessari (in alcuni casi anche stanze doppie, in base alla capacità ricettiva e disponibilità della struttura).

L’assistenza sanitaria di base è garantita, come anche i pasti, la fisioterapia e la ginnastica, il servizio di lavanderia e tutte le necessità di base.

Diverse figure medico-sanitarie e socio-sanitario sono a disposizione degli ospiti, ma non c’è la copertura di un medico h24 come in RSA. La Casa di Riposo ha maggiormente le caratteristiche di una struttura residenziale per anziani, senza far mancare l’assistenza sanitaria di base e tutti i servizi necessari.

Conclusioni

Hai mai avuto esperienza con una di queste strutture? Hai affidato i tuoi cari a loro oppure hai collaborato con una struttura? Facci sapere la tua nei commenti!

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44 commenti su “Differenze tra RSA, Casa di Riposo, Casa di Cura”

    • Salve Andrea Massa Salvatore,

      è a sua discrezione decidere se richiedere assistenza domiciliare per suo marito o rivolgersi ad una struttura di di degenza. Siamo a disposizione per altri chiarimenti.

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    • Buongiorno ,

      sono una Malata di Parkinson non autosufficiente ( piede sx e mano dx interessate da distonie, con indennità di accompagnamento, dove posso farmi ricoverare per ricevere le giuste cure neuromotorie e permanere in lungodegenza abitando io a Gaggiano (Mi) ed avendo solo 60 anni?

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      • Salve Antonella,
        può farsi aiutare dal suo Medico di Base per scegliere la struttura più adatta ad accoglierla ed assisterla. Mi auguro riuscirà a trovare un luogo adatto per lei. A presto.

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  1. Ho intenzione di trasformare un ex convento in una casa per anziani ,ma diversa per organizzazione,deve essere un luogo piacevole dove le persone riscoprono i loro desideri e li praticano,teatro giardinaggio , insegnamento, viaggi organizzati,crociera ,una volta all anno, visitare le nostre città,le cure per la loro persona ,il vivere insieme con gioia,tutto ciò che all esterno della struttura non si riesce più a ricevere e dare, e molto di più ,spero di riuscirci e che io riesca a formare un gruppo che ha la volontà di crearlo con me ,la seconda età deve diventare un sogno,non un luogo dove in solitudine aspettare la fine della vita ma un luogo dove ricominciare a vivere e dare a se stessi ciò che nella prima parte della nostra vita abbiamo dato ai figli,ora è importante darla a se stesso

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    • Ciao Elisa, il tuo progetto è molto bello. Non è da tutti impegnarsi concretamente per migliorare la vita degli altri, spesso gli anziani vengono abbandonati a se stessi e noi ci impegniamo quotidianamente per impedire che questo accada, vogliamo offrirgli una quotidianità migliore e un futuro più felice. Un grande in bocca al lupo per il tuo progetto!

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    • La sua è una visione utopica. Mi spiega perché gli anziani autosufficienti dovrebbero lasciare i loro rapporti familiari per intraprendere una tale scelta di vita. Come creare una omogeneità di intenti tra persone che hanno abitudini diverse? Infine con quali fondi intende realizzare tutto questo? E ancora quali classi di età intende coinvolgere per questo suo ambizioso progetto? Saluti.

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    • Dirigo una residenza per anziani in Inghilterra ed é proprio come la descrive lei. Vorrei tanto avviarne una io in Italia, portando proprio il modello Inglese al Bel Paese. Diffidi dai commenti che ritengono la sua visione utopica, é pura realtá invece. Essendoci in Italia una mentalitá diversa e diffidente verso ogni innovazione, incotrerá degli ostacoli, sicuramente; ma il successo é dietro l’angolo.

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        • Sarebbe molto bello un’idea fantastica una casa di riposo al top in Italia! Certo che se lo potrebbero permettere solo i ricchi?!

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      • Buongiorno, finalmente dopo diver anni mi hanno approvato un progetto su terreno per strutture sanitarie.
        Purtroppo ora ho un’età avanzata e pertanto vorrei passarla in questa struttura che si deve realizzare, con le caratteristiche da voi descritte.
        Dovendo sottoscrivere la convenzione con il comune, vorrei essere edotto, prima di sottoscrivere un atto che poi diventa vincolante.
        Inoltre potrei vendere progetto o trovare un partener. Sono disponibile ad eventuali trattative.
        La città è L’Aquila Abruzzo Italia

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        • Buongiorno Elisa, leggo solo adesso questo suo messaggio, e sono trepidante nell’attesa di sapere se il suo progetto ha avuto seguito e se o in quale misura ha raggiunto gli obiettivi di comune interesse. Il posto che lei propone è proprio quello che sto cercando . Un luogo dove le cose abbiano uno spazio incoraggiante e si possa usare il proprio corpo senza sentirsi ridicoli, dove gli studi di una vita possano tornate ad essere un patrimonio condiviso e il tempo possa seguire i propri ritmi senza dovere subire pressioni.

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      • Ciao, sono un medico e mi piacerebbe confrontarmi sulla realtà di cui parli per avviarne una vicino a torino. Possiamo sentirci? Mi chiamo Maria Catena Restifo

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      • Sta cercando un immobile ex convento da acquistare per realizzare il suo progetto in Italia come in Inghilterra? Mi contatti 3930693688 via Watts app.

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    • Salve!

      Sono alla ricerca anch’io di qualcosa del genere. Dove stai cercando di realizzarlo? Io, per ragioni climatiche, lo sto cercando da Roma in giù…
      Finora purtroppo, non trovando una comunità con queste caratteristiche, mi sono avvalso di soluzioni alberghiere, con soggiorni prolungati, quasi sempre in solitaria, quasi sempre invernali e quasi sempre all’estero (in regioni più tiepide, nord-africa e medioriente). Però mi piacerebbe farlo in maniera continutiva e non solitaria, in una comunità residenziale permanente, appunto. Solo che quello che si trova “sul mercato” per “anziani”… in genere é per “anziani malati”, e quindi strutture con elevato “tasso di assistenza” (che poi si riflette anche sui costi).
      Contattami, così vediamo se riusciamo a metter su qualcosa.
      Sono 79enne, abito a Roma.
      Tarcisio Viozzi

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    • Elisa le tue parole sono perle che accendono di luce preziosa e di speranza questa mattina piovosa e caldissima. Ho 66 anni, due figli (Manfredi e Matelda di 33 e 31 anni) e sono afflitta dalla malattia di Parkinson ad insorgenza giovanile ho svolto il lavoro di insegnante di Ed.musicale e nonostante tutte le difficoltà

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  2. Salve, scrivo per avere un aiuto:mia nonna é caduta per le scale,ha la seconda vertebra rotta del collo,una spalla lussata e una frattura piccola al polso. É una persona molto fragile,é stata sempre delicata e poco forte. Dal ricovero in pronto soccorso é stata spostata credo in un istituto inrca RSA. In quel luogo specifico del quale non voglio indicare il luogo preciso non ho visto uscire vivi molti anziani,tra cui anni fa anche mio nonno. Vorrei evitarle quel posto,specie quel reparto di geriatria.Non credo sia autosufficiente,ma non penso neanche che non si possa riprendere per niente e anzi finire lí la sua vita. Avete qualche posto da consigliare?Noi stiamo nelle Marche. Inoltre ci sarebbe un ulteriore problema: le visite durano 15minuti e delle nipote,figlie e badante potrebbe entrare in quel luogo solo mia zia che ha completato il ciclo vaccinale e nessun’altra di noi. E questo é bruttissimo,soprattutto l’idea di non vederla per rendermi conto di come sta.
    Quindi qualcuno saprebbe indicarmi luoghi di cura in cui poter accedere con il green pass semplice e poterci trasferire mia nonna? Oppure darmi qualche altro suggerimento o riferimenti di equipe di medici domiciliari che ci possa permettere di curarla da casa?
    Grazie mille!

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  3. Buonasera,
    Mia madre, 80 anni ha una demenza senile molto accelerata, ha scambiato un ladro per me e gli ha consegnato tutto l’oro che aveva in casa, sbaglia i nomi, dimentica le cose e ripete sempre le stesse cose. Non può ovviamente vivere più da sola.
    Quale struttura potrei cercare?
    Grazie

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    • Salve Corrado, affiancare un’assistente domiciliare a sua madre può essere di grande aiuto, in questo modo può rimanere a vivere in casa propria e non starebbe più da sola.

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      • Questa di fare il possibile di seguire i propri casa a casa è la soluzione migliore soprattutto a persone con queste patologie, io ho mio marito di 75 anni che da un anno ha iniziato con problemi degenerativa fronte temporale sinistra, un un anno non cammina più ne parla, problemi di afasia è disfasia è una persona tranquilla e serena e felice di vivere con nipotini e figli e nuore, le sue difficoltà sono tantissime ma troviamo giusto che sia seguito da noi familiari ho un aiuto di una brava signora. Sono certa che se non verrebbe il suo ambiente e familiare il suo sorriso verrebbe a mancare. Io ho lavorato fino a 67 anni ora sono 69 e faccio il possibile che lui sia a casa.

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  4. Buon giorno a tutti,mi chiamo Francesca,mia mamma ha 82 anni è alletatta e ha decadimento cognitivo demenza, cosa si può fare per essere più aiutati. Nel mio comune di Gallarate vogliono l’isee anche delle altre mie sorelle ma loro non interessa aiutarci hanno comunque il nostro isee familiare ma non basta e no siamo quasi abbandonate a noi stessi, ho attivato il sad vengono dal lunedì al sabato tranne i festivi purtroppo non è molto loro vengono solo 45 Min e qualche volta hanno un’ora,ma il paziente e il familiare che l’ accudisce abbiamo bisogno di aiuto. I centri diurni costano un botto le RSA peggio e uno cosa può fare,le badanti pure loro costano….se avete dei consigli o delle informazioni utili vi ringrazio fin d’ora. Buona giornata a tutti.

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    • Ho anc h io lo stesso problema e in più vorrei fare stare mio padre a casa sua almeno finché si può vedremo come si evolve la situazione

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    • Buongiorno Francesca,
      può prendere contatti con i servizi sociali del Comune di Gallarate, la indirizzeranno su cosa fare e come chiedere aiuto e sussidi.

      I contatti sono i seguenti:

      Servizi Sociali
      Dirigente: Dott. Pietro La Placa
      Responsabile: P.O. Amministrazione e Gestione Servizi Sig.ra Antonella Barban

      Telefono: 0331754246 – 0331754307

      Fax: 0331770016

      Email [email protected]

      Orario ufficio:

      Lunedì e mercoledì

      dalle 10.30 alle 12.30

      Martedì e Venerdì

      dalle 8.30 alle 13.30

      Giovedì

      dalle 10.30 alle 13.00

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  5. Sono un Uomo di 73 ancora in buona salute. Vivo da solo e non ho familiari. Per questo mi piacerebbe organizzare gli ultimi anni della mia vita con un’ altra persona anziana, per sostenersi a vicenda in caso di bisogno.

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    • Caro Salvatore buonpomeriggio , ho letto solo oggi il suo messaggio, mentre cercavo informazioni sulle residenze private per persone grandiadulti.Ha risolto la sua ricerca? Le piacerebbe entrare in una residenza fornita di ogni conforto ( spa , camere moderne nuove , giardino per passeggiate ed altro , palestrina
      , ristorante all’aperto ed al chiuso , bbq , gite organizzate , feste , sala TV, internet etc…di cose fantastiche, panorama ) vicino Roma , e dove troverebbe, non una compagnia , ma altri amici ed amiche sole come lei od in coppia ma che formano quella comunità solidale con voglia di vivere ed entusiasmo per attività, lettura , dialoghi, e tanto altro che le spiegherei volentieri direttamente ( cell. ,e- mail , WhatsApp).

      Rispondi
    • Un saluto da Londra UK
      Mi chiamo Barbara, anziana e vivo da sola.
      In che citta’ abita, se non sono indiscreta?
      Visto che per non sbagliare decisione
      probabilmente impiegera’ tempo sarei felicissima di
      corrispondere tramite email per sostenerci a vicenda (nel frattempo).
      Cordiali saluti.
      [email protected].

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  6. Vorrei precisare che nelle RSA a Torino e provincia non è presente un medico H24 ma un infermiere. I medici vanno in visita effettivamente ogni giorno ma non sono una presenza costante. Potete verificare ed eventualmente correggere l’informazione? Grazie

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  7. Volevo solo precisare che in RSA il medico non è sempre presente, il malato è assistito fondamentale dal medico di famiglia e l’unica figura costantemente presente è L’infermiere professionale.
    Vi sono eccezioni in alcune RSA (dove la direzione lo preferisce ma non è obbligatorio) è presente il medico di guardia notte e festivi.
    Lo dico perché sono un’infermiera di RSA

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  8. Salve sono un infermiera di Rsa, c’è un medico una mattina a settimana, è guarda solo i suoi assistiti cioè i ospiti che sono iscritti da lui, c’è un infermiere è stato abolito il termine professionale, cmq un infermiere a turno per 63 ospiti dichiarati autosufficienti ma assolutamente metà non autosufficienti, queste sono realtà non quelle che si leggono

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  9. Salve, mio padre è ricoverato in una CRA non è presente un medico h24 e non è definita una RSA.
    co me figlio posso sfruttare i permessi 104?
    GRazie

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  10. Ho una persona cara nella RSA. Questa persona è un uomo di 88 anni dialzato ha avuto la febbre alta e tosse molto forte alla mia richiesta di farlo visitare da un dottore mi è stato risposto che doveva pensarci il medico di base. Ma la RSA non è obbligatorio che abbiano un medico fisso in sede?

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  11. Buonasera, mia mamma dall’agosto del 2022, a seguito di un ictus trattato velocemente e una demenza partita già precedentemente all’ictus, è ospite di una RSA in provincia di Torino. In questa struttura vengono due medici a visitare i propri iscritti ognuno un giorno alla settimana. Gli infermieri tornano e sono presenti fino alle 21,00. Struttura da 65 circa letti…volevo sapere se regolare che infermieri non facciano il notturno e i medici non siano presenti tutti i giorni. La legge cosa dice? Grazie.

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  12. buongiorno. mia madre 73enne a seguito di emorragia cerebrale (quasi totalmente ripresa) e permanenza in ospedale per circa 4 mesi quasi sempre allettata al momento non riesce ad alzarsi in piedi nè tantomeno camminare. è da pochi giorni in una RSA a Milano molto grande ma dalle prime impressioni che ne ho avuto non credo sia il posto giusto, poichè mia mamma ha bisogno al più presto di iniziare della fisioterapia onde evitare di perdere i pochi progressi fatti (da sdraiata a seduta) ma per quanto mi pare di aver capito per loro la fisioterapia è secondaria. quale potrebbe essere una struttura adatta? HELP!

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    • Buongiorno Silvia, ho lo stesso dubbio che hai tu in quanto mia madre è stata trasferita in una RSA dopo sei mesi in una clinica lunga degenza per protocollo, però vorrei capire anche io se le RSA lungo degenza sono specializzate in terapie riabilitative

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    • Buongiorno Silvia, volevo chiederti se ci sono aggiornamenti in merito alla tua situazione visto che è molto simile alla mia …. Te ne sarei grata …

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