Il caregiver è la persona che si prende cura quotidianamente di un familiare non autosufficiente, spesso anziano o con invalidità grave. Viene tradotto in italiano in "Familiare Assistente". Si pronuncia "cherghiver". caregiving = l'azione di accudire
Contenuti
- 1 Chi è il Caregiver? Di cosa si occupa?
- 2 Come farsi riconoscere Caregiver
- 3 Autocertificazione Caregiver
- 4 Bonus, contributi economici e agevolazioni
- 5 Come richiedere i bonus Caregiver?
- 6 Fondo Caregiver
- 7 Modulo di domanda per accesso al Fondo Caregiver
- 8 Pensione per Caregiver con quota 41
- 9 Sindrome del Caregiver
- 10 Prenotazione vaccino per conviventi di persone con disabilità grave e gravissima
- 11 Lazio
- 12 Lombardia
Chi è il Caregiver? Di cosa si occupa?
Il Caregiver è un familiare di una persona non autosufficiente che le presta assistenza gratuita, quotidiana e continuativa. Di solito questo ruolo è ricoperto da un genitore, un figlio o un parente di una persona non autosufficiente. Non può essere definita Caregiver una badante o un’assistente domiciliare perché svolge una mansione retribuita, configurando un rapporto di lavoro. Il tipo di assistenza che fornisce può essere totale perché spesso si occupa di un invalido grave, di una persona anziana o genitori anziani: assistenza di base, igiene, aiuto nei pasti, sorveglianza, vestizione, assistenza indiretta per procedure amministrative.
Come farsi riconoscere Caregiver
I requisiti per essere riconosciuti Caregiver
Per farsi riconoscere come Caregiver è necessario che lo stesso e l’assistito siano conviventi, che l’assistenza venga prestata in maniera gratuita, continuativa e H24, inoltre l’assistito deve avere il riconoscimento di handicap grave ai sensi della Legge 104. Nella maggioranza dei casi è un genitore o figlio convivente a fare da Caregiver ad una persona affetta da gravi malattie o handicap grave.
Il DDL 1461 “Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del Caregiver familiare” che avrebbe predisposto maggiore tutela per i Caregiver, il riconoscimento della qualifica, la tutela previdenziale e la nomina a Caregiver, è ad oggi bloccato in Senato. Per questo motivo non esiste ancora un “atto di nomina ufficiale” a Caregiver.
Autocertificazione Caregiver
Con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 341 del 08/06/2021 la Regione Lazio ha approvato le linee guida per il riconoscimento della figura del caregiver familiare, la valorizzazione sociale del ruolo e la promozione di interventi di sostegno. Da link qui che segue puoi scaricare il modulo di autocertificazione.
Modulo autocertificazione Regione Lazio
Il modulo serve a comunicare ai servizi territoriali, la scelta condivisa dalla persona con disabilità o non autosufficiente e dal suo caregiver familiare, secondo le definizioni riportate nella medesima DGR, che inoltre si occuperà di promuovere un sistema pubblico che garantisca misure attive a sostegno del “caregiver familiare” come beneficiario diretto.
Bonus, contributi economici e agevolazioni
Quali sono i bonus?
Cosa spetta a chi assiste un familiare disabile?
Le agevolazioni per Caregiver, persone invalide e/o non autosufficienti sono divise principalmente nei seguenti sussidi:
- Contributo Caregiver: assegno mensile da 700 euro che viene corrisposto direttamente al Caregiver
- Assegno di Cura: assegno mensile da 800 euro per l’assistenza domiciliare, da utilizzare esclusivamente per il pagamento di una Badante regolare con contratto di lavoro o per il pagamento di un’azienda o cooperativa che fornisca assistenza domiciliare
- Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD): per persone con ISEE inferiore a 8.300 euro è possibile richiedere l’assistenza di base presso il proprio Comune o Municipio di Residenza
Permessi e agevolazioni
Richiedendo i permessi con legge 104 si può avere diritto a 3 giorni mensili retribuiti (anche frazionabili in ore) per ogni disabile grave a cui si presta assistenza.
Altre agevolazioni disponibili:
- per la Legge 162 si ha opportunità di richiedere assistenza domiciliare ad una cooperativa o altro ente, che verrà finanziata dal proprio comune di residenza
- sempre per Legge 162, si può assumere una badante in alternativa all’assistenza domiciliare
- congedo straordinario retribuito di 2 anni
- agevolazioni fiscali per spese mediche e di assistenza specifica
- APE Sociale (approfondisci in fondo all’articolo)
- diritto di scelta della sede lavorativa più vicina al proprio domicilio
- impossibilità di trasferimento in altra sede senza il consenso
- possibilità di rifiutare un trasferimento lavorativo
- diritto di astensione facoltativa dal lavoro fino a 3 anni (per genitori di un minore portatore di handicap grave)
- in alternativa al diritto di astensione dal lavoro, si può scegliere di convertirlo in 2 ore di permesso giornaliero retribuito
Come richiedere i bonus Caregiver?
È necessario fare domanda ai Servizi Sociali del proprio Comune di residenza (o Municipio), di seguito il link per i recapiti dei Comuni di Roma e Latina:
Servizi Sociali Comune di Latina
Servizi Sociali Comune di Roma
Fondo Caregiver
Il Fondo Caregiver (Legge 178/2020, art. 1 c. 334) o “Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare”, è un fondo di sostegno per l’attuazione di misure legislative a supporto delle figura del Caregiver, come riportato dalla Gazzetta Ufficiale: “Il fondo è destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare.”
Modulo di domanda per accesso al Fondo Caregiver
Assegno di cura e contributo Caregiver familiare per disabilità gravissima
Pensione per Caregiver con quota 41
Per chi presta assistenza ad un familiare disabile grave riconosciuto, esiste la possibilità di richiedere la pensione con quota 41, i requisiti necessari sono:
- aver versato 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni (lavoratore precoce)
- aver versato 41 anni di contributi
L’APE sociale è un’indennità di prepensionamento a cui possono accedere anche i Caregiver, che permette di ricevere 12 mensilità ogni anno, fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
Le categorie che hanno diritto a ricevere l’APe sociale sono le seguenti:
- Caregiver di persone disabili
- Disoccupati da almeno da 3 mesi che non percepiscono NASpI
- Lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa almeno del 74%
- lavoratori dipendenti con lavoratori usuranti con almeno 36 anni di contributi
I requisiti che deve possedere sono:
- Essere Caregiver da almeno 6 mesi
- Aver versato 30 anni di contributi
- Assistere un coniuge o parente di primo grado convivente con handicap riconosciuto, oppure un parente o affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Sindrome del Caregiver
La sindrome del Caregiver (anche detto burden del caregiver) è una forma di burnout, un esaurimento delle energie fisiche e mentali che può colpire chi si occupa a tempo pieno dell’assistenza di un malato, soprattutto se affetto da demenza.
Sintomi
I sintomi possono essere:
- sensazione di essere posti sotto uno stress eccessivo
- stanchezza fisica e psicologica
- ansia, angoscia, depressione
- disturbi del sonno: insonnia, risvegli frequenti in stato di agitazione, difficoltà ad addormentarsi
- disturbi dell’appetito
- senso di preoccupazione costante
- sensi di colpa, cali di autostima
- Irritabilità
Come accennato prima, la sindrome del caregiver può colpire soprattutto chi si occupa di una persona anziana affetta da demenza o presta assistenza a un malato di alzheimer.
Queste patologie aumentano il carico di responsabilità e la fatica del familiare assistente, poiché il paziente con demenza può compiere azioni che possono metterlo in pericolo, come l’allontanarsi e vagare senza meta, assumere atteggiamenti aggressivi e violenti, rifiutarsi di collaborare, non riconoscere le persone della propria famiglia.
Cosa fare per stare meglio
Riconoscere il problema
È importante innanzitutto riconoscere i sintomi, la sofferenza e il dolore che stiamo provando, prendere consapevolezza del problema. Ciò che può aggravare la condizione di un familiare assistente è l’impossibilità di prendere delle pause dal proprio ruolo, il troppo coinvolgimento emotivo, giustificato perché si tratta di una persona cara, le tante e importanti responsabilità.
Affrontare il problema
Chiedi aiuto a chi hai vicino
Dopo aver riconosciuto il problema, se ne hai la possibilità, prova a chiedere aiuto alle altre persone della famiglia se ce ne sono: dividere il carico di responsabilità, magari con tuo marito, una sorella, un fratello o anche un figlio, è di grande aiuto.
Ritaglia del tempo per te stessa/o, prenditi delle pause
Staccare è importantissimo, siamo umani e abbiamo bisogno di riposare e prenderci delle pause. Comprendi di essere umana e di avere bisogno di aiuto, supporto. Cerca di trovare un equilibrio, di trovare un po’ di tempo da dedicare a un’attività che ti faccia stare bene e ti rigeneri.
Parlane con qualcuno, possibilmente con uno psicologo
Un professionista della salute mentale può fare la differenza. Se il carico emotivo è insostenibile, hai bisogno di parlarne con uno psicologo. In Italia esiste anche la possibilità di fare psicoterapia gratuitamente o ad un costo molto basso. Ci sono delle terapie specifiche per affrontare disturbi come questi.
Prenotazione vaccino per conviventi di persone con disabilità grave e gravissima
Lazio
Nel Lazio, i due Caregiver principali dei soggetti con disabilità gravissima hanno diritto alla vaccinazione attraverso la chiamata della ASL di zona o del centro di riferimento ha che in carico gli assistiti per la specifica patologia.
Per informazioni sull’accesso alla vaccinazione dei caregiver o dei conviventi di disabili gravissimi è possibile telefonare allo 06164161841.
Lombardia
Per la Regione Lombardia, fino a 3 conviventi delle persone con grave disabilità e pazienti estremamente vulnerabili possono accedere alla vaccinazione, contestualmente alla prenotazione della persona con disabilità.